giovedì 9 giugno 2011

IL PATRIARCATO ECUMENICO DA ANNI E' IMPEGNATO PER LA SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE


NON PERMETETE LA DIFUSIONE DEL NUCLEARE

Purtroppo non possiamo chiuderci in qualche luogo chiuso per respirare l’aria pulita, nonostante i nostri tanti mezzi economici. Non possiamo mangiare cibi che non abbiano subito l’influenza dei raggi radioattivi o delle sostanze chimiche che circolano nelle acque, nell’atmosfera e nel suolo. Non possiamo goderci il sole da una posizione non influenzata dal buco dell’ozono. Non possiamo vivere in un punto della terra che non sia influenzato dalla crescita della temperatura della sua atmosfera e dai cambiamenti del clima da ciò provocati e da altri che riguardano lo spazio e il terreno. Neanche possiamo trovare un luogo che non sia riempito dalle molteplici radiazioni e di ignota – sino a questo momento - influenza , che principalmente vengono usate nella moderna tecnologia, dove domina la trasmissione senza fili di informazioni e direttive. Ma neanche la ricerca semplicissima e tanto necessaria di un angolo tranquillo e inattaccabile dall’inquinamento acustico, in cui poterci davvero riposare, possiamo soddisfare, perché, oltre ai suoni delle piccole attività dei nostri vicini, una grandissima massa di molteplici suoni, ultrasuoni e sub-suoni si alza dalle megalopoli al cielo e da lì scende in ogni estremità della terra, sopra la quale inoltre volano orgogliosamente i moderni aerei ultrasonici. Tutti questi suoni, entro oppure oltre lo spettro acustico, danneggiano il nostro sistema nervoso anche quando i nostri sensi non li percepiscono.

Di fronte a questa massa di fattori inquinanti, pericolosi per tutti gli uomini, una sola forza può resistere: la coscienza dell’uomo. La coscienza è l’unica forza che l’uomo può opporre alla perpetrazione di un nascosto atto di inquinamento e di una anche piccola azione catastrofica per l’ambiente.

S.S. il Patriarca Bartolomeo I

2 commenti:

  1. permettetemi di dire, che il nucleare non è il problema ambientale, eventualmente è una delle più probabili soluzioni.
    Mi auguro che la Chiesa Ortodossa non faccia l'errore che ha fatto la Chiesa Cattolica con Galileo e con la scienza, infilandosi in gineprai che niente c'entrano con la fede (e dai quali non riesce ancora oggi a uscirne) e che spettano a chi ha conoscenze scientifiche e tecniche necessarie per poter valutare di cosa si parla.
    La difesa dell'ambiente è fondamentale, ma scendere nei mezzi tecnici per farla o non farla, non è di competenza (nel senso letterale dell'assenza di competenza tecnica e scientifica) della Chiesa Ortodossa, come di quella Cattolica Romana, come di nessuna confessione religiosa del pianeta Terra.

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  2. La difesa del creato è un dovere e urgono scelte coraggiose e il nucleare è una scelta sbagliata. Dovresti approfondire la materia. Mi chiedo il Giappone, ultimo disastro, non ha insegnato niente?

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