martedì 22 maggio 2012

Divina Eucaristia


Quando Cristo ha parlato per la prima volta agli uomini del mi­stero della Divina Eucaristia, ha chiamato se stesso pane della vita, pane disceso dal cielo per offrirsi per la vita del mondo: « Io sono il pane della vita. I vostri padri mangiarono la manna nel deserto e morirono.  Questo è il pane che discende dal cielo, affinché uno ne mangi e non muoia. Io sono il pane vivente che è disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; or il pane che darò è la mia carne, che darò per la vita del mondo». Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro, dicendo: «Come può costui darci da mangiare la sua carne?». Perciò Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico che se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete la vita in voi. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, ha vita eterna, e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Poiché la mia carne è veramente cibo e il mio sangue è veramente bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, dimora in me ed io in lui. Come il Padre vivente mi ha mandato ed io vivo a motivo del Padre, così chi si ciba di me vivrà anch'egli a motivo di me. Questo è il pane che è disceso dal cielo; non è come la manna che mangiarono i vostri padri e morirono; chi si ciba di questo pane vivrà in eterno » (Gv 6,48-51).
Cristo è il pane della vita che è disceso dal cielo, per la potenza del santo Spirito. È disceso, il giorno dell'annun­ciazione, nella Vergine più che benedetta, e la Vergine è divenuta terra buona e benedetta che ha germinato il pane della vita. Cristo è il pane della vita che discende continuamente dal cielo, per la potenza del santo Spirito. Discende, al momento dell’annunciazione eucaristica, nella vergine Chiesa, e la santa Chiesa diviene terra buona e benedetta che germina il pane della vita. È nella Divina Liturgia che si compie tale evento della discesa di Cristo e della sua presenza nella Chiesa. Perché la Divina Liturgia è Cristo in mezzo a noi: « Ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino al­la fine del mondo » (Mt 28,20).

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